Elegia - Giornale del Centro Prif


Decadimento cerebrale

LA PREVENZIONE E' POSSIBILE

I muscoli non sono i soli a dover essere allenati.
Un “allenamento” del cervello può avere effetti protettivi nei confronti delle malattie neurodegenerative.
A tutt’oggi non esistono farmaci risolutivi per patologie dementigene come la malattia di Alzheimer e la demenza vascolare.
Quelli attualmente utilizzati hanno purtroppo un’efficacia estremamente limitata.
Gli sforzi della comunità scientifica operante in tale settore sono sempre più volti ad identificare gli stadi iniziali delle malattie neurodegenerative, al fine di intraprendere precocemente strategie terapeutiche preventive e di contenimento dei sintomi.
In risposta alle nuove esigenze di pazienti che presentano lievi disturbi di memoria e cognitivi vengono attualmente utilizzati modelli riabilitativi innovativi che prevedono l’uso combinato di strategia di memotecnica, batterie computerizzate fornite dal programma Rehacom (riabilitazione cognitiva “carta e matita”) e arricchisce il servizio erogato di caratteristiche innovative.
La riabilitazione cognitiva trova fondamento nel modello modulare dell’organizzazione cognitiva che considera il sistema cerebrale organizzato in sottocomponenti interconnesse, ma relativamente indipendenti tra loro.
Un modulo cognitivo danneggiato conserverebbe, almeno in parte, il substrato neuronale che ne permette il funzionamento: in particolari circostanze, un’adeguata stimolazione potrebbe quindi favorire la riorganizzazione dei meccanismi lesi.
L’intervento riabilitativo è indicato soprattutto in situazioni di disabilità cognitiva lieve o moderata, rispetto alle quali può rallentare il declino cognitivo e aiutare la persona a modificare le proprie strategia alla ricerca di un migliore adattamento funzionale.
Gli esercizi riabilitativi sono individualizzati e comprendono le principali funzioni del pensiero ( attenzione e concentrazione, memoria, ragionamento, organizzazione visuo-spaziale) e una serie di esercizi con caratteristiche di tipo “ecologico”, ovvero che permettono al soggetto di confrontarsi con simulazioni di situazioni di vita quotidiana ( per esempio acquisti, pianificazione della giornata, riconoscimento di volti).
La frequenza delle sedute è in genere settimanale; ogni ciclo comprende 10 sedute, al termine delle quali viene effettuata una rivalutazione attinente agli obiettivi del trattamento.
Sulla base di specifiche fasi della malattia possono essere programmati cicli di trattamento di diversa durata e frequenza.
Negli ultimi 20 anni, numerosi lavori nell’uomo hanno dimostrato che un intervento combinato di stimolazione cognitiva ed esercizio fisico può esercitare effetti benefici sulle funzionalità cerebrali, particolarmente nell’anziano, favorendo una importante riduzione dei casi di demenza.

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